Sveliamo qualche curiosità sulla torta nuziale ..
Per chi non lo sapesse nell'antichità la torta non era fatta di zucchero.
La tradizione della torta arriva dall'antica Grecia, dove gli sposi offrivano un piccolo dolce agli invitati. La glassatura iniziò a spopolare nel Medioevo, inizialmente in Inghilterra e poi spopolò in tutto il mondo.
I nostri antenati offrivano ai loro ospiti impasti di miele e farina o sesamo: la prima fetta, veniva data alla sposa, accompagnata da un dattero o da una mela cotogna, come simbolo di fertilità.
L'uso della frutta in questa importante fase del matrimonio venne poi tramandata fino all'epoca dei romani, ma si dovette aspettare l'arrivo degli Arabi per avere i primi dolci con lo zucchero.
Per quanto riguarda la classica glassatura, per tradizione, nel medioevo gli inglesi usavano glassare con il lardo diversi strati di biscotti e pasticcini creando un muretto di pane dolce, che simboleggiava la prosperità degli sposi.
I coniugi, baciandosi sopra il muretto, non dovevano farlo cadere, altrimenti sarebbe stato di cattivo auspicio per il matrimonio.
È curioso pensare che oggigiorno la moda ha portato a rivisitare il concetto di torta classica, creando dei dolci composti da singoli pasticcini. Insomma: la torta monoporzione non è niente di nuovo, anzi… si tratta dell’originaria forma di questo famoso dessert matrimoniale.
Il taglio della torta è un momento tanto atteso... la tradizione vuole che il primo taglio sia iniziato dallo sposo e terminato dalla sposa: i due coniugi dovranno sempre impugnare il coltello insieme, la sposa lo impugnerà con la mano destra e lo sposo metterà la sua mano sopra quella di lei.
Successivamente, spetta alla donna servire il dolce al marito, alla suocera, alla madre, al suocero, al padre e ai testimoni: con questo gesto viene da lei concretizzata l’acquisizione del ruolo di padrona della nuova famiglia. Una tradizione forse un po' troppo rétro, ma è sempre bello tagliare la torta insieme!
Ma come mai la tipica torta di matrimonio ha più strati o piani? Tutto deriva dall'usanza di ammucchiare i biscotti e i pasticcini portati dagli invitati: l’altezza della piramide che ne risultava corrispondeva alla futura prosperità dei coniugi.Con il passare degli anni, tale “torta grezza” si sarebbe trasformata da montagna sgraziata a dolce glassato a più piani, a opera di un cuoco francese della seconda metà del Seicento. La glassa, tanto famosa oggi nei dolci di pasticceria, non era altro che un collante per unire insieme i pezzi di quella che potrebbe essere considerata una torta monoporzione.Tradizionalmente, la torta nuziale è circolare, tale forma geometrica rappresenta la protezione celeste evocata sugli sposi, così come l’anello è simbolo di una promessa senza fine. Ugualmente, le alzate che sorreggono i vari piani o gli strati che si sovrappongono l’uno l'altro rappresentano una sorta di scala della vita coniugale, durante la quale gli sposi dovranno affrontare insieme un cammino fatto di gioie e difficoltà.
Per i più tradizionalisti il cake topper era costituito da due cigni che costituiva il legame monogamico.
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